L\'impianto Geotermico si compone di una pompa di calore e sonde geotermiche. Durante l\'inverno l\'impianto estrae calore dal sottosuolo per utilizzarlo cedendolo al fabbricato; inversamente, in estate, si può immette nel sottosuolo il calore sottratto all\'edificio. Per le proprie caratteristiche termodinamiche, il terreno nel sottosuolo è un efficientissimo scambiatore termico e fornisce le condizioni ideali per aumentare le prestazioni dell\'impianto.
Le sonde geotermiche verticali “SGV” sono tubi di polietilene inseriti in fori nel terreno del diametro di circa 15/20 cm e profondità variabili in funzione della progettazione. All\'interno delle sonde si fa circolare acqua ed un antigelo (Glicole propilenico), che serviranno da vettore per lo scambio termico. Le sonde così legate sono poi cementate con boiacche composte generalmente da bentonite e cemento che massimizzano lo scambio tra “SGV” ed il terreno e sigillano il foro per evitare l\'interferenza tra le falde acquifere sottostanti. Un\'unica pompa, poco ingombrante e silenziosa, è in grado di riscaldare e raffrescare, sostituendosi alle tradizionali caldaie e climatizzatori.
Per maggiori informazioni sulle sonde utilizzate da Dalla Gassa visita il sito www.comacchio-industries.it.
La Geotermia è una delle risorse energetiche naturali in grado di fornire energia pulita e rinnovabile; è disponibile ovunque, è gratuita e può contribuire allo sviluppo sostenibile. Si sono sperimentati e realizzati vari sistemi di scambio termico sia con il terreno che con bacini idrici.
Negli ultimi anni quindi si sono realizzati innumerevoli impianti geotermici per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici che utilizzano il terreno come serbatoio sia per prelevare il calore in inverno, sia per cederlo in estate. L\'utilizzo di questi impianti razionalizza l\'energia utilizzata in rapporto alle risorse impiegate e ottimizza il rapporto tra investimento iniziale e costi.
Gli impianti geotermici sono una delle tecnologie meno inquinanti attualmente disponibili; per le loro caratteristiche, rispondono perfettamente al Protocollo di Kyoto.
Non producono emissioni di CO2 o di altri gas o sostanze nocive; smaltiscono il calore estivo nel sottosuolo accumulandolo per riutilizzarlo in inverno e per questo non contribuisco al surriscaldamento dell\'atmosfera; sono quindi una delle tecnologie a minor impatto ambientale.
Se per una famiglia di 4 persone con un\'abitazione di 130/150 mq con impianti tradizionali servono circa 1800 € all\'anno più le manutenzioni periodiche per far funzionare caldaie e climatizzatori; con un impianto geotermico la spesa si riduce a 800 € all\'anno con raffrescamento estivo e produzione di acqua calda sanitaria praticamente a costo zero.
Un notevole aumento sul mercato si è ottenuto grazie a prodotti tecnologici sofisticati e ad elevate prestazioni. Questi prodotti hanno fatto sì che in molti paesi europei si adottassero questi sistemi innovativi per il 50% nelle nuove costruzioni ed in grande aumento nelle ristrutturazioni, in particolare del settore residenziale.
Anche l\'Italia sta spingendo verso questo progetto considerandolo una valida soluzione ai problemi derivanti dall\'uso di energie non rinnovabili. Gli enti ed organismi preposti già propongono procedure conformi alle direttive comunitarie per promuovere e potenziare il settore geotermico verso un futuro pulito e sostenibile.
Per un impianto ad energia geotermica si segue un percorso ben definito: si parte dalla progettazione e dimensionamento dell\'impianto, per passare all\'esecuzione delle sonde geotermiche per la produzione di energia, e concludere con l\'installazione della parte tecnologica, ovvero la pompa di calore e tutto ciò che riguarda gli accessori idraulici.
In Italia come in molti paesi Europei (Germania, Austria, Svizzera e Svezia) questo tipo di impianto si è consolidato negli anni, grazie anche allo sviluppo tecnologico e all\'acquisizione di conoscenze specifiche che hanno permesso di dare fiducia al sistema.Per un impianto ad energia geotermica si segue un percorso ben definito: si parte dalla progettazione e dimensionamento dell\'impianto, per passare all\'esecuzione delle sonde geotermiche per la produzione di energia, e concludere con l\'installazione della parte tecnologica, ovvero la pompa di calore e tutto ciò che riguarda gli accessori idraulici.
In Italia come in molti paesi Europei (Germania, Austria, Svizzera e Svezia) questo tipo di impianto si è consolidato negli anni, grazie anche allo sviluppo tecnologico e all\'acquisizione di conoscenze specifiche che hanno permesso di dare fiducia al sistema.Il continuo aumento dei prezzi dei combustibili tradizionali (gas o petrolio) e la necessità di ricercare fonti di energia pulita e rinnovabile, sono motivi che sensibilizzano gli enti governativi e le persone.
L\'uso della pompa di calore, quale sistema tecnologico a bassissimo impatto ambientale per la fornitura di energia rinnovabile, permette di usufruire in maniera sostenibile, permanente ed a basso costo sia di riscaldamento che di raffrescamento per le abitazioni e per le altre esigenze commerciali, industriali, agricole e sociali.
I sistemi di climatizzazione geotemica si compongono essenzialmente di sonda geotermica, pompa di calore e di un impianto di riscaldamento, meglio se radiante ed a bassa temperetura (a pavimento o panneli radianti).
Per raccogliere il calore o il freddo dal sottosuolo ci si avvale della sonda geotermica che penetra nel terreno fino a profondità variabili dai 70 ai 150 mt e funge da sistema di raccolta / cessione del calore.
Scarica in allegato la tabella sulle sonde geotermiche.
Per il corretto dimensionamento di un impianto geotermico è di fondamentale importanza conoscere le caratteristiche del sottosuolo. Prima di sollecitare il terreno con le immissioni e sottrazioni di calore/energia, è necessario valutare l\'andamento delle temperature di scambio geotermico in modo da assicurare che i valori minimi e massimi in ingresso e in uscita dalla pompa di calore rimangano coerenti con quanto progettato; in base a questi valori, infatti si dovranno realizzare sonde più o meno profonde.
Tale valutazione si attua attraverso il GRT (Ground response test), attrezzatura che rivela le proprietà termofisiche di scambio del sottosuolo e consentirà di procedere al corretto dimensionamento dell\'impianto; inutili sovradimensionamenti aumenterebbero il costo finale dell\'opera, mentre un incauto sottodimensionato comporterebbe l\'inefficienza dell\'impianto e la conseguente perdita di investimento.
Dalla Gassa S.r.l. garantisce l’intervento di cui sopra, oltre che per quanto previsto dal codice civile, con una polizza R.C.T.-R.C.O. con copertura assicurativa di € 2.600.000,00.
In particolare evidenziamo la nostra trentennale esperienza nel campo delle opere speciali nel sottosuolo ed il nostro “KNOW HOW” sia nel campo della progettazione che nella realizzazione delle opere, acquisito in oltre trent’anni di esperienza nel campo delle perforazioni, con più di 1.900 cantieri documentati, tutti realizzati a regola d’arte; da quattro anni operiamo nel campo GEOTERMIA specializzandoci col nostro settore Geotermia “chiavi in mano”®, utilizzando attrezzature appositamente concepite e realizzando impianti all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente.
Dal 2006 abbiamo costituito una linea interna specifica per la geotermia, abbiamo a tutt’oggi realizzato oltre 40 cantieri di campi geotermici, dal piccolo impianto per una singola abitazione ad uno dei più grandi impianti geotermici ad uso civile realizzato nella città di Soave (VR) (oltre 400KW).
Utilizziamo esclusivamente delle unità di perforazione specifiche per la geotermia, a doppia testa, in modo di garantire l’esecuzione del foro a regola d’arte e nel pieno rispetto delle falde acquifere: non e’ previsto l’impiego di bentonite nella fase di perforazione.
Questi i servizi offerti da Dalla Gassa nel campo della geotermia:
Un ulteriore servizio offerto da Dalla Gassa è il GRT Ground Response Test eseguito sulla prima sonda.L\'esecuzione del Groud Response Test è utile alla determinazione della conduttività termica del servizio e della resistenza termica equivalente del pozzo, utilizzando una idonea unità di rilevamento e registrazione GRT seguendo la metodologia definita a livello europeo dalla IEA, programma ECES nell’ambito dell’ANNEX13 del 2000.